Rimegepant: primo antagonista del recettore peptidico correlato al gene della calcitonina CGRP approvato dalla Commissione Europea per il trattamento e la profilassi dellemicrania
Le articolazioni sottoposte all’azione di forze correlate all’attività sportiva, così come le principali articolazioni preposte a sostenere il carico del corpo, quali ginocchia e caviglie, sono spesso responsabili di una riduzione della mobilità 3,4. Il trattamento dei dolori, muscolari o articolari, contempla il ricorso a metodi semplici per l’alleviamento dei sintomi, quali la crioterapia o i bagni caldi 5-7, l’esercizio fisico 8 e la fisioterapia 9. Anche la perdita di peso può avere un effetto positivo, specialmente in caso di problematiche osteoarticolari 10,11. A livello farmacologico, i prodotti più utilizzati sono i farmaci definiti painkillers, principalmente a base di ibuprofene o altri antinfiammatori non steroidei (NSAIDs) 12 e, con modesti risultati, acetaminofene/paracetamolo 13,14.
Dopo la valutazione del medico durante la visita iniziale, i pazienti arruolati presentavano un dolore infiammatorio prolungato quantificato mediante un punteggio su una scala di valutazione numerica dell’intensità del dolore (Numerical Rating Scale, NRS) di almeno 5 su 10. La localizzazione del dolore era anatomicamente eterogenea (Tab. II) e di 14 tra i pazienti arruolati, è stato possibile altresì discriminare il dolore in acuto (7) e cronico (7). “La nostra idea era che i peptidi si rivelassero efficaci per combattere l’invecchiamento cutaneo, andandoa contrastare la perdita di collagene – spiega Rovero –. La maggior parte delle ricerche si rivolgeva alla biosintesi, stimolando le cellule a produrre più collagene, ma ben pochi studi si sono occupati di impedire la degradazione fisiologica causata dall’azione di alcuni enzimi presenti nel derma. Un’iperglicemia può risultare da una dose serale troppo alta di insulina, che può abbassare la glicemia e indurre una risposta controregolatoria, portando a un’iperglicemia mattutina (effetto Somogyi).
Prodotti per il controllo del peso
La steatosi epatica non alcolica (Nonalcoholic Fatty Liver Disease, NAFLD) comprende la semplice infiltrazione grassa … Nell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta, dopo il trattamento iniziale, la frequenza cardiaca e il fabbisogno di ossigeno diminuiscono, mentre il volume di eiezione sistolico e la pressione di riempimento restano invariate. Il riempimento ventricolare assume un atteggiamento più vicino alla norma (aumentando in protodiastole) risultando meno rigido. Il miglioramento della funzione miocardica è visibile in alcuni pazienti dopo 6-12 mesi ma può occorrere più tempo; la frazione di eiezione e la gittata cardiaca aumentano e la pressione di riempimento del ventricolo sinistro diminuisce. Tipicamente la dose iniziale deve essere ridotta (normalmente da un quarto a un mezzo della dose consigliata in base alla pressione arteriosa e alla funzione renale); la dose viene gradualmente aumentata dopo 8 settimane per quanto tollerato, quindi continuata a tempo indeterminato. Le abituali dosi consigliate dei farmaci rappresentativi comprendono l’enalapril mg 2 volte/die, il lisinopril mg 1 volta/die e il ramipril 5 mg 2 volte/die; ne esistono molti altri.
- Nel diabete di tipo 2, il dosaggio del C-peptide può essere utile per orientare le scelte terapeutiche.
- Gli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (Sodium-glucose co-transporter 2 [SGLT2]) (canagliflozina, dapagliflozina, empagiflozina, ertugiflozina) inibiscono il cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2 nel tubulo prossimale del rene, che blocca il glucosio riassorbimento causando glicosuria, e abbassando glucosio plasmatico.
- I risultati riportati e discussi in questa tesi sono un utile contributo alle conoscenze disponibili sugli studi di struttura-attività sul peptide N/OFQ.
- I tiazolidinedioni hanno la stessa efficacia delle sulfoniluree e della metformina nel ridurre l’emoglobina A1C.
Maggiori informazioni ) ha confrontato sacubitril/valsartan con enalapril in pazienti con insufficienza cardiaca della classe II fino alla classe IV della New York Heart Association (vedi tabella ). Sacubitril/valsartan ha ridotto gli endpoint primari di mortalità cardiovascolare combinata o ospedalizzazioni per scompenso cardiaco; il numero necessario per trattare era 21. I soli nitrati possono alleviare la sintomatologia dell’insufficienza cardiaca nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta; i pazienti possono essere educati a usare la nitroglicerina sublinguale spray al bisogno in caso di dispnea acuta e in forma di cerotto in caso di dispnea notturna o da sforzo. L’isonorbide mononitrato è stato testato nell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ventricolare sinistra preservata ( Riferimenti relativi al trattamento farmacologico L’insufficienza cardiaca è una sindrome di disfunzione ventricolare (vedi Insufficienza cardiaca).
Il peptide Unifi combatte l’invecchiamento della pelle
L’insulina regolare ha un’insorgenza d’azione leggermente più lenta (30-60 min) rispetto a quella di lispro e aspart, ma dura più a lungo (6-8 h). È disponibile anche una preparazione di insulina per inalazione per i pazienti che preferiscono non iniettarsi. Ha un inizio d’azione leggermente più rapido rispetto all’insulina ad azione rapida iniettata per via sottocutanea.
I livelli di CGRP sono elevati durante gli episodi di emicrania e la somministrazione del peptide può indurre emicranie in pazienti sensibili. Per questo motivo gli antagonisti del recettore CGRP sono stati sviluppati come farmaci potenziali nel trattamento dell’emicrania, sia come terapia preventiva per ridurre il tasso di emicrania che per il trattamento degli attacchi acuti. La combinazione fissa sacubitril-valsartan è un nuovo composto che combina l’azione di un inibitore della neprilisina, responsabile della degradazione dei peptidi natriuretici, e di un antagonista dell’angiotensina II, bloccando in questo modo il sistema renina-angiotensina e aumentando la concentrazione dei peptidi natriuretici. Il farmaco è indicato per il trattamento dell’insufficienza cardiaca sintomatica cronica con ridotta frazione di eiezione.
Farmaci ipoglicemizzanti orali
Il furosemide in EV (da 5 a 10 mg/h) o altri diuretici dell’ansa possono essere utili in pazienti selezionati con edema grave. Prima di iniziare l’infusione endovenosa e prima di ogni aumento della velocità di infusione deve essere somministrata una dose EV in bolo di diuretico dell’ansa. Lipopeptidi – L’aggiunta di code lipidiche agli AMP si è dimostrata una strategia economica ed efficace per progettare efficaci composti peptidici di nuova generazione. Stiamo effettuando una valutazione microbiologica e tossicologica di una libreria di lipopeptidi antimicrobici cationici molto corti, allo scopo di massimizzarne l’attività antimicrobica riducendo al minimo l’effetto tossico per le cellule dell’ospite. Il nostro gruppo ha caratterizzato alcuni brevi frammenti di Bac5 e Bac7, scoprendo che questi peptidi conservavano il meccanismo d’azione dei peptidi originali.
Pertanto, gli inibitori dei recettori dell’angiotensina II devono essere utilizzati nello scompenso cardiaco con frazione di eiezione conservata solo se sono già utilizzati per trattare l’ipertensione, la malattia renale diabetica o la microalbuminuria. In pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata, i beta-bloccanti non hanno mostrato chiari benefici negli studi clinici. Tutte le principali linee guida per l’insufficienza cardiaca Riferimenti relativi al trattamento farmacologico L’insufficienza cardiaca è una sindrome di disfunzione ventricolare (vedi Insufficienza cardiaca). Maggiori informazioni raccomandano il beta-blocco come terapia di prima linea per le condizioni in cui è indicato il controllo della frequenza ventricolare (ossia, il controllo della frequenza ventricolare con fibrillazione atriale).
Ove necessario quindi si ricorre ad una terapia farmacologica appropriata basata sull’uso di farmaci con indicazioni terapeutiche approvate per il trattamento dell’obesità. Gli Autori passano in rassegna l’intera gamma delle tecnologie utilizzate per i prodotti attualmente in commercio (almeno 15 per 13 categorie di farmaci). “La tecnologia del DNA ricombinante per le proteine (118 prodotti) e soprattutto quella per gli anticorpi monoclonali (35 molecole) rimangono le due predominanti, ma negli ultimi dieci anni è venuta alla ribalta l’ingegneria molecolare di proteine, anticorpi monoclonali, peptidi e tessuti. I recettori accoppiati a proteine G (GPCR) sono bersaglio di circa un terzo dei farmaci in commercio. Il sistema N/OFQ – recettore NOP è coinvolto in numerose funzioni biologiche sia a livello centrale che periferico. Le principali applicazioni degli agonisti NOP di natura peptidica sono i) antitussivi in formulazione di aerosol, ii) analgesici per somministrazione epidurale, iii) diuretici nei pazienti affetti da vescica iperattiva e incontinenza.
Inibitori del recettore dell’angiotensina/inibitore della neprilisina
L’azione fisiologica del GLP-1 (utile anche dal punto di vista terapeutico) determina un rallentamento dello svuotamento gastrico, aumentando il senso di sazietà e riducendo l’appetito. Il GLP-1 agisce infatti a livello di vari organi, tra i quali il pancreas, dove stimola la secrezione di insulina, che, a sua volta, permetterà alle nostre cellule di utilizzare gli zuccheri assunti con il pasto. Inoltre, il GLP-1, insieme al GIP, agisce anche sul cervello, dove modifica l’attività nervosa di neuroni deputati al controllo della fame e della sazietà, producendo un senso di pienezza che porterà a terminare il pasto.
La digossina viene escreta per via renale; l’emivita di eliminazione è di h nei pazienti con funzione renale conservata. L’aderenza al trattamento per il diabete dipende da numerosi fattori, tra cui un’adeguata informazione/ educazione sull’autogestione della malattia e la complessità del trattamento inteso non solo come numero di farmaci da assumere. La semplificazione dei regimi terapeutici, l’utilizzo di strumenti tecnologici per il monitoraggio steroidi attivo e la riorganizzazione del sistema sanitario, che permetta ai medici un approccio pro-attivo nei confronti dei propri pazienti, sembrano essere gli strumenti più efficaci. Le reazioni allergiche locali nel punto di iniezione dell’insulina sono rare, specialmente con l’uso di insuline umane, ma possono ancora verificarsi in soggetti allergici al lattice a causa del lattice di gomma naturale contenuto nel tappo della fiala.
In questo contesto, è in corso uno studio sugli effetti sub-tossici del PrAMP Bac7(1-35) sulla formazione del biofilm e sulla motilità di isolati clinici di A. Il trattamento dei dati personali potrà effettuarsi con o senza l’ausilio di mezzi elettronici o comunque automatizzati e comprenderà, nel rispetto dei limiti e delle condizioni posti dal GDPR, anche la comunicazione nei confronti dei soggetti di cui al successivo punto 7. La raccolta può avvenire quando l’utente acquista un nostro prodotto o servizio, quando l’utente contatta la Società per informazioni su servizi e/o prodotti, crea un account, partecipa ad un sondaggio/indagine. Rendere agevole e ben accetta ai pazienti la somministrazione di un farmaco per via iniettiva – già di per sé poco gradita – rappresenta una facilitazione che ne può decretare un uso più aderente alla terapia prescritta.